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Controllo preventivo su progetti PNRR di efficientamento energetico, rigenerazione urbana e piani integrati

Viene inaugurato un sistema di controllo preventivo sui finanziamenti PNRR per aiutare le Amministrazioni ad evitare errori: lo ha comunicato una nuova circolare del Ministero dell’Economia e Finanza e del Ministero dell’Interno. L’obiettivo è sostenere le 5.700 Amministrazioni italiane che sono soggetti attuatori di progetti finanziati dal PNRR nella loro realizzazione, contenendone le possibilità di errori. Si cerca in questo modo di correggere la direzione a monte, piuttosto che dover verificare le conseguenze degli errori a valle, quando sarebbe difficile tornare indietro.

Il sistema di controllo preventivo viene introdotto in materia di regolarità amministrativa e contabile, e riguarda i progetti PNRR che fanno capo al Ministero dell’Interno (per un totale di 12,5 miliardi di euro), nello specifico relativo alle misure:

M2C4 Investimento 2.2: Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni;
M5C2 Investimento 2.1: Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.

E inoltre i progetti della misura M5C2 Investimento 2.2: Piani urbani integrati progetti generali, relativa a progetti finanziati “ex novo” dal PNRR.

In particolare, per monitorare gli interventi di piccole e medie opere, data l’ampia platea di soggetti attuatori coinvolti (Comuni ed altri Enti territoriali) è stato attivato un sistema di controllo misto generalizzato che, oltre al DAITDipartimento per gli Affari Interni e Territoriali (Direzione Centrale per la Finanza Locale) e l’Unità di Missione (UdM) presso il Ministero, coinvolge i presidi territoriali, ossia Prefetture e Ragionerie Territoriali dello Stato (RTS).

Le prefetture dovranno esaminare tutti i rendiconti presentati dai soggetti attuatori, verificandone i dati formali (il CUP, gli importi richiesti a rimborso, il rispetto dei termini iniziali e finali). Mentre la Ragioneria di Stato avrà il compito di monitorare l’utilizzo del sistema ReGIS, su cui sono emersi numerosi segnali di allarme.

Partendo, dunque, dai dati che le Amministrazioni hanno inserito nel sistema informatico ReGiS all’atto di presentazione di ciascun progetto d’intervento, il controllo sarà mirato a garantire il rispetto degli obiettivi del PNRR, e delle tempistiche previste per il raggiungimento di milestone e target.

 

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