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Legge di Bilancio 2023: nuovi Fondi in favore del turismo

La Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2023) ha previsto 295 milioni per il turismo così distribuiti: 21 milioni per accrescere il livello e l’offerta professionale nel settore; 34 destinati ai piccoli Comuni a vocazione turistica; 25 per il turismo sostenibile; 200 milioni per gli impianti di risalita sciistici; 1,5 mln per i “cammini religiosi”. Gli interventi prevedono la costituzione presso il Ministero del turismo di specifici Fondi. Qui di seguito tutte le novità introdotte in materia di Turismo.

FONDO PER IL SETTORE PROFESSIONALE TURISTICO: Ha una dotazione di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 8 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, per favorire il miglioramento della competitività dei lavoratori del comparto del turismo, nonché agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro di alti professionisti del settore. Il Fondo per accrescere il livello e l’offerta professionale nel turismo mira a:

  1. riqualificare il personale già occupato nel settore e a formare nuove figure professionali, attraverso percorsi formativi e scuole d’eccellenza, corsi di alta formazione e specializzazione, nell’ottica di una preparazione di livello internazionale nel settore turistico e dei servizi del turismo, della ristorazione e della conoscenza dei prodotti alimentari e vitivinicoli della cultura e tradizione italiana;
  2. rafforzare le competenze degli operatori di settore attraverso cicli di aggiornamento continuo;
  3. favorire l’inserimento nel mercato del lavoro;
  4. ampliare i bacini di offerta di lavoro.

La relazione illustrativa del Governo specifica che la disposizione mira a colmare alcune debolezze strutturali che caratterizzano il settore del turismo, tra cui la carenza di personale qualificato e l’alto tasso di disoccupazione, che negli ultimi anni ha subito un forte incremento a causa delle contingenze derivanti dalla crisi da Covid-19 e una forte contrazione della domanda.

La relazione del Governo rappresenta che, ferme restando le competenze in materia di formazione e politiche attive del lavoro, l’istituzione di un fondo a titolarità del Ministero del Turismo intende attribuire ad esso il ruolo di integratore delle politiche da definirsi a livello centrale e locale per lo specifico comparto turistico, in particolare al fine di elevare la qualità delle professionalità presenti nel settore e, conseguentemente, fare alzare il livello dei salari e la qualità dell’offerta turistica in Italia. Le proposte progettuali finanziate dal Fondo saranno finalizzate all’istituzione di una o più Scuole di alta formazione e all’attuazione di Programmi territoriali di sviluppo dell’occupazione nel settore turistico.

Le modalità di ripartizione e di assegnazione delle risorse del Fondo sono definite con l’emanazione di uno o più decreti del Ministro del Turismo, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023.

 

FONDO PICCOLI COMUNI A VOCAZIONE TURISTICA: L’istituzione del Fondo destinato a piccoli Comuni a vocazione turistica mira a promuovere, in alternativa alle grandi e note città d’arte italiane, i piccoli centri e i borghi a rilevante interesse turistico, espressione della cultura e dell’identità del Paese, in modo che siano sempre più capaci di attrarre flussi turistici da ogni parte d’Italia e del mondo e di contribuire, in tal modo, alla crescita economica del Paese ed evitare lo spopolamento dei piccoli centri urbani. Il Fondo Piccoli Comuni a vocazione turistica avrà una dotazione di euro 10 milioni per il 2023 e 12 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con meno di 5.000 abitanti, classificati dall’ISTAT a vocazione turistica. L’obiettivo sarà di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Quasi tutti i Comuni del Vallo di Diano sono classificati dall’ISTAT a vocazione turistica.

Il Piano assicura priorità ad una serie di interventi, tra i quali quelli di recupero e riqualificazione urbana dei centri storici anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi. I piccoli comuni possono inoltre individuare, all’interno del perimetro dei centri storici, zone di particolare pregio, dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, nelle quali realizzare interventi integrati pubblici e privati di riqualificazione urbana.

 

FONDO PER IL TURISMO SOSTENIBILE:  5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni per gli anni 2024 e 2025.

In considerazione delle numerose attività coinvolte nella filiera, il settore del turismo assume un ruolo di fondamentale importanza per la riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni da CO2. In tal senso, è sempre più diffuso, anche nei viaggiatori, il concetto di turismo sostenibile che mira a minimizzare gli impatti sull’ambiente, sulla cultura e sulla società, generando contemporaneamente reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali.

Oltre a cercare di attenuare il sovraffollamento turistico in molti centri italiani fortemente impattati e di favorire la destagionalizzazione delle offerte turistiche, il neocostituito Fondo per il Turismo Sostenibile dovrà sostenere quegli interventi che mirano a raggiungere gli obiettivi generali di una transizione ecologica nel turismo. Saranno favorite la creazione di itinerari turistici innovativi e la destagionalizzazione del turismo, nonché azioni di promozione del turismo intermodale.

Nello specifico, il Fondo è finalizzato a finanziare progetti relativi a tre aree tematiche, considerate di fondamentale importanza per la riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività della filiera turistica, orientando gli interventi alle seguenti finalità:

  1. offrire supporto alle grandi destinazioni culturali incentivando forme di turismo sostenibile, attenuando il sovraffollamento turistico, anche ideando itinerari turistici innovativi, e promuovendo la destagionalizzazione del turismo;
  2. favorire la transizione ecologica nel turismo, combinando sinergicamente azioni di promozione del turismo intermodale e strategie di riduzione delle emissioni per il turismo;
  3. fornire supporto alle strutture ricettive e alle imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.

Il comma 3 dell’articolo 104 prevede che l’assegnazione delle risorse del Fondo avvenga con uno o più decreti del Ministro del Turismo, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio.

 

CAMMINI RELIGIOSI: Inoltre, si incrementa di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 il fondo istituito con legge di bilancio 2022 per il rilancio e la promozione turistica dei percorsi cosiddetti “cammini religiosi” e il recupero e la valorizzazione degli immobili che li caratterizzano.

 

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