Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la selezione di progetti socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo settore

Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la selezione di progetti socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria,  Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) a sostegno del Terzo Settore da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3 Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore – finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU

Annualità 2022

  • Finalità: avvio di una procedura selettiva per la concessione di contributi destinati alla realizzazione di progetti per interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nelle Regioni del Mezzogiorno;
  • Ambito territoriale: Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
  • Risorse: 30 M€ a valere su Missione 5- Componente 3-Investimento 3 del PNRR;
  • Contributo concedibile: 125.000 a 250.000€ che non potrà essere superiore al 95% del costo complessivo del progetto;
  • Cofinanziamento minimo: minimo 5% del costo complessivo;
  • Soggetti beneficiari: minimo tre di cui almeno 2 Enti del terzo settore, di cui uno come Soggetto proponente “capofila”. Nell’ambito della fascia 11-17 anni deve obbligatoriamente essere presente almeno un soggetto appartenente al sistema regionale dell’istruzione e della formazione tecnico-professionale in possesso dei requisiti per l’accreditamento e/o gli Istituti Tecnico Superiori;
  • Oggetto: contrasto della povertà educativa attraverso il potenziamento dei servizi socioeducativi a favore dei minori con specifico riferimento ai servizi assistenziali, nella fascia 0-6 anni, e a quelli di contrasto alla dispersione scolastica e di miglioramento dell’offerta educativa, nella fascia 5-10 e 11-17 anni. I destinatari delle iniziative ammissibili dovranno essere i minori che versano in situazione di disagio o a rischio di devianza individuati anche dai servizi territoriali;
  • Durata: da 1 a massimo 2 anni;
  • Ammissibilità: in base alle cause di inammissibilità dell’Avviso effettuata da apposita Commissione all’uopo nominata;
  • Valutazione: in base ai criteri dell’Avviso effettuata da apposita Commissione all’uopo nominata con una soglia minima di 60 punti.

I Soggetti Proponenti, pena l’inammissibilità, potranno presentare i progetti utilizzando esclusivamente il sito internet https://bandi.agenziacoesione.gov.it a partire dalle ore 12.00 del giorno 30 dicembre 2021 e fino alle ore 12.00 del giorno 1 marzo 2022. 

Tutte le informazioni al seguente link:

https://www.agenziacoesione.gov.it/opportunita-e-bandi/avviso-pubblico-per-la-presentazione-di-proposte-di-intervento-per-la-selezione-di-progetti-socio-educativi-strutturati-per-combattere-la-poverta-educativa-nel-mezzogiorno/

Avviso dell’Agenzia per la Coesione Territoriale: 100 milioni per le farmacie rurali

È stato pubblicato l’avviso dell’Agenzia per la Coesione Territoriale da 100 milioni di euro (M5C3, Investimento 1.2) finalizzato a supportare le farmacie rurali nei centri con meno di 3.000 abitanti, al fine di ampliare la disponibilità sul territorio di servizi sanitari “di prossimità”, garantendo una migliore offerta alla popolazione delle aree più marginalizzate. L’avviso si inserisce all’interno della Strategia per le Aree Interne e concede contributi per: 1) la riorganizzazione e implementazione dell’area di dispensazione e dello stoccaggio dei farmaci; 2) la partecipazione alla presa in carico del paziente cronico; 3) il potenziamento dei servizi di telemedicina.

L’iniziativa si inserisce nel quadro del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) e più in particolare della Missione n. 5 Inclusione e Coesione ed è finalizzata a supportare le farmacie rurali nei centri con meno di 3.000 abitanti per ampliare la disponibilità sul territorio di servizi sanitari “di prossimità”, garantendo una migliore offerta alla popolazione delle aree più marginalizzate.

L’Avviso è finalizzato all’avvio di una procedura selettiva per la concessione di contributi destinati alla realizzazione di diverse tipologie di interventi, tra cui la riorganizzazione e implementazione dell’area di dispensazione e dello stoccaggio dei farmaci, la partecipazione alla presa in carico del paziente cronico, anche tramite progetti di assistenza domiciliare, il potenziamento dei servizi di telemedicina.

La dotazione complessiva dell’Avviso è di 100 milioni di euro di contributo pubblico, equamente ripartita tra Mezzogiorno e Centro-Nord e coerentemente con l’impostazione del PNRR – che fissa dei target per rappresentare l’avanzamento degli investimenti – mira a finanziare almeno 500 farmacie rurali entro dicembre 2023 e almeno 2000 farmacie entro giugno 2026.

L’Avviso prevede la concessione di un aiuto in regime “de minimis” sotto forma di contributi a fondo perduto – una tantum – che saranno erogati fino a esaurimento delle risorse disponibili sulla base di una “procedura a sportello” e potranno coprire fino ai due terzi del costo totale dell’investimento.

La domanda di partecipazione all’Avviso da parte delle Farmacie dovrà essere compilata dalle ore 12:00:00 del 29/12/2021 e fino alle ore 23:59:59 del 30/06/2022 esclusivamente attraverso questa piattaforma https://farmacierurali.agenziacoesione.gov.it/

Eventuali domande di chiarimento in merito ai contenuti dell’avviso e dei relativi allegati, potranno essere richieste al Responsabile del procedimento entro e non oltre dieci giorni lavorativi antecedenti la chiusura dei termini di presentazione delle richieste di contributo, esclusivamente per iscritto all’indirizzo e-mail: farmacierurali@agenziacoesione.gov.it

Solo per informazioni e chiarimenti sulle modalità di compilazione e invio della domanda di partecipazione all’avviso, è attivo il servizio di assistenza, contattando i numeri 06 77268425 oppure 06 77268432  dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00, oppure inviando una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: avviso.rurali@federfarma.it

Il termine per la conclusione delle attività oggetto dei contributi non potrà superare il 31/12/2024.

Avviso pubblico da 380 milioni/EUR per l’attrattività dei Borghi

(Missione 1, Componente 3, Investimento 2.1, Linea B)

Comunicato Stampa MIC.

Nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi prevede un finanziamento complessivo pari a 1.020 miliardi di euro. L’Investimento è suddiviso in due linee d’intervento: la Linea A dedicata a Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro e la Linea B dedicata a Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale con una dotazione finanziaria complessiva di 580 milioni di euro. Infine, l’investimento vede un importo pari a 20 milioni di euro destinati all’intervento “Turismo delle radici” il cui soggetto attuatore è il Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale.

La Linea B Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale, oggetto di questo Avviso, ha una dotazione finanziaria pari a 380 milioni di euro ed è finalizzata alla realizzazione di progetti in almeno 229 borghi storici in coerenza con il target previsto dalla scheda relativa all’investimento 2.1 del PNRR-M1C3-Cultura. Inoltre, con successiva procedura ,con una dotazione finanziaria pari a 200 milioni di euro, saranno sostenute a gestione centralizzata di responsabilità del MiC, le imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzate nei medesimi comuni oggetto dei Progetti di rigenerazione culturale e sociale.

L’avviso pubblico, dedicato ai piccoli borghi storici, è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.

Questo avviso, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini, “rappresenta un’occasione unica per il rilancio dei borghi e delle bellezze artistiche diffuse nei luoghi meno conosciuti del Paese e ancor di più per trasformare un patrimonio disperso in un patrimonio diffuso”.

Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno dare nuova linfa al tessuto socio-economico di questi luoghi attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici, la rigenerazione del patrimonio storico-architettonico insieme all’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali che creino ricadute occupazionali sul territorio.

Destinatari dell’Avviso sono i piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile (o, nel caso di comuni dimensionalmente molto piccoli, si configurino essi stessi come un borgo storico). Le aggregazioni di comuni possono riguardare comuni limitrofi o comuni ricadenti nella medesima regione che condividono medesimi tematismi. Nel caso di aggregazioni di più comuni fino ad un massimo di tre, in ogni comune dovrà essere presente un borgo storico. Nel caso di Comuni in forma aggregata la candidatura deve essere presentata dal Comune che assume il ruolo di proponente e capofila.

La domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 20 dicembre 2021 entro massimo le ore 13:59 del giorno 15 marzo 2022.
>> ACCEDI ALL’ APPLICATIVO

Le risorse saranno ripartite tra Regioni e Province secondo criteri condivisi che fanno riferimento ai criteri di riparto dell’Accordo di Partenariato 2021-2027 riparametrati secondo il macro riparto del PNRR, 40% al Mezzogiorno e 60% a Centro Nord.

A partire dal 3 gennaio 2022 sarà possibile inviare richieste di chiarimenti e informazioni al seguente indirizzo PEO: sg.pnrr-borghi@beniculturali.it. Le richieste dovranno essere inoltrate esclusivamente dalla casella di posta del soggetto proponente specificando nell’oggetto: Avviso pubblico Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale – QUESITO.

Le risposte alle domande saranno rese disponibili a tutti con cadenza settimanale attraverso la pubblicazione periodica di FAQ su questo sito, nella apposita sezione dedicata. Non si procederà per risposta singola.

Salvo ulteriori comunicazioni, il termine ultimo entro cui saranno forniti i chiarimenti e le informazioni relativi all’Avviso è fissato al 10 marzo 2022 alle ore 12.30 (sei giorni prima del termine per la presentazione della domanda di finanziamento).

Fondo Complementare al PNRR: 300 milioni per la manutenzione straordinaria delle strade delle aree interne

La Conferenza Stato-città ed autonomie locali ha raggiunto l’intesa sul decreto che assegna i 300 milioni di euro previsti dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la manutenzione straordinaria delle strade delle aree interne.

Il testo è stato predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), di concerto con il Ministero per il Sud e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Il decreto, che a questo punto attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, distribuisce le risorse comprese nel Fondo complementare dal 2021 al 2026.

A usufruirne saranno le 72 aree già ricomprese nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), ma anche quelle che eventualmente dovessero essere ufficializzate entro il 31 dicembre 2021. Dei 300 milioni previsti, circa il 47% sarà destinato al Sud. Una volta ripartiti i fondi tra le singole aree, saranno le rispettive assemblee dei sindaci a individuare gli interventi prioritari sulla rete viaria regionale, provinciale e comunale al fine di migliorare l’accessibilità del territorio ricompreso nell’area interna.

Gli interventi straordinari di manutenzione finanziati con le risorse stanziate possono includere:

  • la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali e altre spese tecniche;
  • la realizzazione vera e propria della manutenzione straordinaria e l’adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura, ma anche interventi conseguenti sulla segnaletica, l’illuminazione e i sistemi di info-mobilità;
  • il miglioramento delle condizioni di sicurezza;
  • ulteriori interventi come la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico, ecc.

Il DL infrastrutture è legge: i contenuti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il 4.11.2021 è stato approvato al Senato il DL 121/2021 (infrastrutture e trasporti), che è quindi stato ufficialmente convertito in legge. Le misure del Dl infrastrutture connesse al PNRR sono:

  • Il «piano di perequazione infrastrutturale» per il Sud prevede 4,6 miliardi dal 2022 al 2033. Entro novembre 2021 dovrà essere completata una prima fase di elaborazione di indici territoriali per effettuare una ricognizione delle principali criticità, ad opera del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS); entro marzo 2022 dovrà essere approvato dal MEF un piano di ripartizione delle risorse. Nei trenta giorni successivi, i singoli ministeri presenteranno l’elenco di interventi aggiuntivi, cioè non ancora finanziati da altre leggi o piani. Il tutto in linea con le priorità definite dal PNRR e dal Piano nazionale complementare.
  • Viene istituito presso il MiMS il Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi), per circa 1,8 milioni annui. Il Cismi dovrà contribuire alla realizzazione degli interventi del PNRR, promuovendo e incrementando «attività di studio, di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità»
  • Rafforzato il sistema di controllo elettronico della marcia dei treni (Ertms); in aggiunta ai 2,97 miliardi previsti dall’Investimento 1.4 della Componente 1 della Missione 3 del PNRR, sono stati stanziati 300 milioni in cinque anni per l’installazione dei sottosistemi nelle cabine di guida dei treni.
  • L’articolo 9 consolida la funzione del decreto sull’attuazione finanziaria del PNRR come strumento di ripartizione interna delle risorse del piano, ad eccezione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, che avranno bisogno di una separata assegnazione anno per anno.
  • L’articolo 10 riguarda la progettazione territoriale e destina 123,5 milioni fra il 2022 e il 2023 alla creazione di un parco progetti dei comuni del Sud con meno di 30.000 abitanti, prevedendo che i comuni assegnatari pubblichino bandi di gara con premi per acquisire proposte progettuali.
  • All’interno del Ministero della Difesa, si aggiunge un settimo componente ministeriale al comitato speciale del consiglio superiore dei lavori pubblici che giocherà un ruolo decisivo per la «corsia veloce» prevista dall’articolo 44 del Dl 77/2021, in particolare proponendo integrazioni e correzioni a progetti che dovessero incontrare obiezioni prima, durante e dopo la conferenza di servizi.
  • Assegnati 37 milioni per realizzare interventi infrastrutturali finalizzati a incrementare le capacità delle banchine e il traffico di traghetti nello Stretto di Messina.

Inoltre, in sede di conversione alla Camera del DL sono stati approvati importanti emendamenti, 4 dei quali relativi al PNRR.

  • Per agevolare l’attuazione del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico, è stata introdotta una importante semplificazione del quadro giuridico al fine di semplificare e accelerare la realizzazione degli investimenti relativi all’approvvigionamento primario. Si tratta di un traguardo del PNRR il cui conseguimento è stato anticipato rispetto alla scadenza di marzo 2022. Viene tra l’altro chiarita la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni per l’approvazione di progetti e per la vigilanza sulle opere di adduzione alle dighe.
  • Per favorire lo sviluppo del sistema nazionale della portualità viene modificata la legge quadro misure di semplificazione in materia di programmazione strategica e di procedure di approvazione del piano regolatore portuale. In particolare, al fine di chiarire le competenze delle Autorità di sistema portuale è stata inserita la definizione di “ambiti portuali”, che sono individuati geograficamente nel documento di programmazione strategica di sistema e che possono includere anche altre aree private e pubbliche. Inoltre, nell’ottica dello snellimento dei procedimenti amministrativi, viene semplificata la procedura di approvazione del documento di programmazione strategica di sistema da parte del MIMS, prevedendo il dialogo con gli enti locali e le regioni. Per quanto riguarda il Piano regolatore portuale, si prevede che esso sia di competenza esclusiva dell’Autorità di sistema portuale. Anche questa riforma un traguardo del PNRR il cui conseguimento è stato anticipato rispetto alla scadenza prevista per le fine del 2022.
  • Viene chiarito il riparto delle competenze tra Enti locali e Anas/concessionari su ponti, viadotti, sottopassi e sovrappassi localizzati sulle strade secondarie che intersecano le strade principali. Sarà un decreto del MIMS a individuarli e a specificarne il soggetto responsabile. Questa disposizione rientra nei traguardi previsti entro il 2021.
  • Vengono qualificate come prioritarie le procedure di valutazione di impatto ambientale dei progetti relativi agli interventi di cui all’Allegato IV del Dl/77 2021. Si tratta di 6 ferrovie (Palermo-Catania; Messina; Verona-Brennero; Salerno-Reggio Calabria; Battipaglia-Potenza-Taranto; Roma-Pescara; Orte-Falconara); di un’opera di derivazione sulla diga di Campolattaro, in Campania; della messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del fiume Peschiera, nel Lazio; del potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste; della realizzazione della diga foranea a Genova. È stato assegnato a Cassa depositi e prestiti (Cdp) – e limitatamente agli interventi per le Pmi anche a Mediocredito Centrale (Mcc, controllata indirettamente dal Mef attraverso Invitalia) – un compito di assistenza e supporto tecnico sui progetti del PNRR. Per farlo le PA dovranno sottoscrivere apposite convenzioni, nei limiti delle risorse dei rispettivi bilanci, «anche a valere sui quadri economici degli investimenti che concorrono a realizzare». In altre parole, per farsi aiutare a gestire i progetti per attuare i quali non posseggono sufficiente capacità amministrativa, le amministrazioni potrebbero dover versare alle due controllate del ministero dell’Economia un corrispettivo che riduce le risorse messe a disposizione proprio dal governo per quell’investimento.

Per maggiori dettagli sulle altre misure del Dl Infrastrutture si rimanda alla pagina web dedicata del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Regione Campania: avviso pubblico rivolto agli enti per l’istituzione degli uffici di prossimità

Obiettivo dell’Avviso è quello di raccogliere – nell’ambito del Progetto Complesso promosso dal Ministero della Giustizia, Organismo Intermedio del PON Governance 2014/20 – le manifestazioni di interesse dei Comuni, delle Comunità Montane e delle altre Unioni di Comuni ad attivare presso le loro sedi gli Uffici di Prossimità (UdP).

Il Progetto Complesso nel quale si inquadra l’iniziativa – finanziato con le risorse del PON Governance – Asse I FSE (O.T. 11 – Azione 1.4.1) con Organismo Intermedio il Ministero della Giustizia – si pone le seguenti finalità:

  – ampliare la rete dei servizi collegati al sistema giudiziario offerti ai cittadini ed in particolare a quelli appartenenti alle cd. fasce deboli, attraverso l’implementazione presso gli enti locali di punti di contatto e di accesso al sistema Giustizia.  Presso tali punti di accesso sarà possibile ricevere informazioni e servizi integrati relativamente all’ambito della volontaria giurisdizione;

  – semplificare l’accesso alla tutela dei diritti, grazie al supporto delle tecnologie informatiche, favorendo l’apertura di tali punti con priorità per quei territori interessati dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie attuata con i Decreti legislativi n. 155 e n. 156 del 2012, ma anche per quelli la cui conformazione urbana e la densità abitativa rendono problematico l’accesso agli istituti di tutela ed alle strutture ad essi preposte.

Tutte le ulteriori informazioni al seguente link:

https://www.regione.campania.it/regione/it/news/regione-informa/avviso-pubblico-per-l-acquisizione-di-manifestazioni-di-interesse-dei-comuni-delle-comunita-montane-e-delle-unioni-di-comuni-per-l-istituzione-degli-uffici-di-prossimita-in-regione-campania

Candidature per l’iscrizione all’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano “IPIC” entro il 31.01.2022.

La Regione Campania ha istituito dal 2017 l’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano “IPIC”.

L’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano cataloga il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 17 ottobre 2003, ratificata dall’Italia con legge n°167/2007.

L’istituzione dell’Inventario è un’azione di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale delle Comunità della Regione che altrimenti rischia di andare dimenticato e disperso. L’inventario è uno strumento per preservare la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere quei soggetti, pubblici o privati, che partecipano attivamente alla sua valorizzazione e gestione, purché senza scopo di lucro.

I soggetti richiedenti l’iscrizione di un elemento culturale immateriale nell’IPIC devono dimostrare, tra l’altro, la storicità dell’elemento culturale candidato, la cui pratica deve essere attestata almeno nei cinquanta anni precedenti la richiesta di iscrizione, la persistenza di valori sociali e significati culturali correlati al valore identitario dell’elemento culturale, la persistenza di momenti di trasmissione formale e informale, il coinvolgimento delle giovani generazioni, il rispetto della parità di genere nell’accesso all’elemento culturale e la partecipazione attiva della comunità di riferimento nella messa in atto di azioni di salvaguardia e valorizzazione dell’elemento culturale.

Si rammenta, come da disposizione dell’ art 5 del Disciplinare (approvato con la DGR n. 626 del 10.12.2019) che i termini per la presentazione delle candidature per l’iscrizione di elementi culturali immateriali campani all’ IPIC per l’annualità 2021 sono dal 01.09.2021 al 31 gennaio 2022.

Le candidature vanno inviate esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo dedicato staff.501291_ipic@pec.regione.campania.it entro il termine del 31.01.2022. Le candidature pervenute entro i termini saranno valutate da un Comitato di esperti nominato con DPGR n.122/2018 come modificato con DPGR 163/2018.

E’ online l’Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di Ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.

Gli interventi sono finanziati a valere sulle risorse del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, di cui al Decreto Legge 6 maggio 2021, n.59 “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, con una dotazione finanziaria complessiva di euro 350.000.000.

Le risorse sono ripartite come segue: 70.000.000 euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

Gli investimenti finanziati con le risorse del presente avviso devono essere realizzati nel territorio delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

I Soggetti ammissibili sono organismi di ricerca, così come definiti all’articolo 3 del presente avviso, in cooperazione tra loro e/o con enti locali, imprese e altri soggetti pubblici o privati, in numero minimo di tre.

La durata massima dei progetti, da indicare ali ‘interno della proposta di idea progettuale, non deve superare i 36 (trentasei) mesi. L’ammontare dell’investimento consentito per ciascun progetto può varia~e tra euro 10.000.000 e euro 90.000.000. L’entità del finanziamento può coprire fino al 100% dei costi ammissibili e arrivare fino al raggiungimento del costo massimo dell’investimento consentito per ciascun progetto.

La domanda di candidatura dovrà essere presentata a pena di esclusione, esclusivamente tramite PEC, indirizzata a manifestazione.ecosistemi@pec.agenziacoesione.gov.it entro le ore 12,00 del 12 novembre 2021.

https://www.agenziacoesione.gov.it/

Nuovi fondi per le attività turistiche in crisi: l’avviso pubblicato dalla Regione Campania. Tutti i dettagli

Con decreto dirigenziale n. 464 del 06.08.2021, pubblicato sul BURC n.79 del 9 agosto 2021, la
Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo ha emanato un avviso in attuazione
dell’Azione 3.2.1 “Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività
produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e
sulle imprese e degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da Covid19 sull’intero
territorio regionale” del POR FESR Campania 2014‐2020, Asse III “Competitività del sistema
produttivo”, che prevede la concessione di un finanziamento in favore delle Micro, Piccole o
Medie Imprese (MPMI) che operano in forma imprenditoriale

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