Lo Sportello Catastale: Metodi e Risultati

La Comunità Montana Vallo di Diano e lo Sportello Decentrato: metodi, procedure e risultati;

Presso la Comunità Montana Vallo di Diano, il 22 Aprile 2002 si è tenuto un Convegno sul Tema “ Il Piano di Decentramento del Catasto ai Comuni”.


Il Convegno , promosso dall’ Associazione Nazionale dei Comuni, dall’ Unione Nazionale delle Comunità Montane e dall’ Agenzia del Territorio, con il supporto della Comunità Montana “ Vallo di Diano”, primo convegno nazionale inerente il decentramento del catasto ai Comuni.


Proprio in questa occasione il Direttore Tecnico Urbanistico della Comunità Montana ing. Michele Rienzo ha illustrato i metodi, le procedure ed i risultati dell’ attivazione dello Sportello Decentrato presso la C.M. Vallo di Diano”…… Il processo di decentramento, soprattutto delle attività catastali, ha una valenza fondamentale perché è l’ unico mezzo che lega il territorio alla proprietà, infatti, attraverso il Comune di appartenenza, il numero di foglio ed il numero di particella, si riesce ad individuare esattamente la porzione di territorio, e sappiamo bene, che questo è necessario anche per la predisposizione di ogni strumento urbanistico.


La Comunità Montana “ Vallo di Diano” nel 1997 ha predisposto un progetto per la strutturazione di un Sistema Informativo Territoriale è già in quel momento ci fu un primo investimento sul catasto.


Il primo passaggio, proprio perché le Comunità Montane possano operare come sportello dei cittadini, è stata la sottoscrizione attraverso il SIM del protocollo d’ intesa con l’ Ufficio del Territorio di Salerno, per l’ attivazione di uno sportello catastale decentrato.


Questo sportello , ovviamente, può espletare solo funzioni di visura, consultazioni, certificazioni, informazioni.A questo proposito, importante è il contributo del dott. Bruno Cavini Direttore Nazionale dell’ UNCEM “….la visura catastale a tutti i cittadini. Era una richiesta che veniva portata avanti da tanto tempo e che noi abbiamo accelerato attraverso il Sistema Informativo della Montagna, realizzato dal Ministero dell’ Agricoltura. Attraverso il S.I.M. si completa ciò che era stato stabilito con l’ articolo 24 della legge 97 che vedeva la Comunità Montana esercitare il ruolo di sportello decentrato per i cittadini per fornire una serie di servizi. Il S.I.M. , inoltre, ha il possesso delle ortofoto. Pertanto è facile sovrapporre la funzione del Catasto con le stesse ed avere una conoscenza diversa ed approfondita del territorio….”

Da un quadro riepilogativo per l’ anno 2001 si evince che le operazioni effettuate sono state circa 21.000 e si è avuto un totale di entrate pari a circa 95.000 euro, da Aprile del 2002 lo sportello è pilota anche per l’ attivazione del DOCFA e del PREGEO. Le spese di gestione sono per l’ anno 2001, per un numero tre dipendenti, pari a circa 80.000 euro, la linea telefonica dedicata che si collega alla banca dati centrale per 4 giorni alla settimana più 2 pomeriggi ha apportato una spesa pari a circa 25.000 euro, le spese di acqua, luce, riscaldamento e cancelleria ammontano a circa 3.000 euro. La spesa totale è quindi di 108.000 euro.


I vantaggi per i cittadini sono enormi, basti pensare che tutte queste operazioni prima venivano svolte a Salerno che dista 100 KM dal Vallo di Diano. I vantaggi per i cittadini, chiaramente, sono in termini di economia, tempi e sicurezza, questo soprattutto nelle aree montane.
Il discorso è diverso per le Pubbliche Amministrazioni, infatti, certamente questo processo non è vantaggioso.


E proprio su questo punto la Comunità Montana Vallo di Diano ha cercato di strutturare un modello organizzativo che si basa su due punti fondamentali:

1. l’ individuazione dell’ aggregazione ottimale per l’ esercizio associato di funzioni,

2. l’ individuazione del valore aggiunto, cioè come rendere la gestione economica al fine di poter erogare servizi ai cittadini, alle imprese, alle amministrazioni locali, sulla base delle seguenti azioni:

Interscambio Catasto-Comuni;

Gestione Elettronica dei Flussi documentali;

Carta d’ identità elettronica;

Erogazione di Servizi.




Per quanto riguarda l’ aggregazione ottimale, il bacino di utenza della Comunità Montana “ Vallo di Diano” è di 65.000 abitanti ed una estensione territoriale di 71.000 ettari e quindici Comuni.

I sindaci dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana Vallo di Diano sono stati da subito attenti a questa problematica, infatti, hanno delegato con atto consiliare la Comunità Montana Vallo di Diano per le funzioni Catastali.

Il secondo punto del nostro modello è il valore aggiunto per l’ economicità di gestione: dotarsi di un Sistema Informativo Territoriale.




Parte II



La Comunità Montana Vallo di Diano e lo Sportello Decentrato: metodi, procedure e risultati;

Intervento dell’ ing. Michele Rienzo, Direttore Tecnico-Urbanistico della C.M. Vallo di Diano




“Il valore aggiunto per l’ economicità di gestione è dato dalla creazione di un Sistema Informativo Territoriale.
Il Progetto SIT della Comunità Montana “ Vallo di Diano” nasce nel 1997. Che cosa prevedeva questo progetto? Intanto la realizzazione di una Banca Dati aggiornata relativa al territorio dell’ intero Vallo di Diano. Il secondo punto è il Laboratorio del SIT , costituito da esperti e professionisti locali.

Per la gestione della Banca Dati Catastale la Comunità Montana Vallo di Diano, ha sottoscritto un protocollo d’ Intesa con il Ministero delle Finanze, Dipartimento del Territorio, per la disponibilità della Banca dati Catastale.

Che cosa si riesce ad ottenere?La gestione della banca dati del Catasto Terreni , sia per la formazione e l’ aggiornamento della cartografia numerica, sia per l’ aggiornamento degli archivi censuari. Nel Vallo di Diano abbiamo 570 fogli di mappa che digitalizzeremo e aggiorneremo, raccordando queste mappe a 1000, a 2000 e 4000 con le altre cartografie. Un passaggio importante è la determinazione delle unità immobiliari non denunciate in catasto, mediante l’ aggiornamento della cartografia catastale con i rilievi aerofotogrammetrici . Nell’ ambito del progetto è previsto, infatti, un rilievo a 10.000 che ci consentirà di sovrapporlo alla digitalizzazione dei fogli catastali per identificare le unità immobiliari che non sono state denunciate. Importante è il controllo e l’ allineamento della toponomastica.

A questo proposito si è pronunciato anche il direttore del Catasto ing. Carlo Cannafoglia, egli infatti sottolinea che a proposito degli atti di aggiornamento spiega “…

Se vado a prendere un foglio di mappa non trovo i fabbricati, non trovo rappresentate le strade, non sempre sono rappresentati quei frazionamenti che afferiscono soprattutto all’ esproprio per pubblica utilità. Infatti, mentre da parte dei privati c’è quasi sempre un interesse nel presentare atti di aggiornamento ( se non altro per trasferire i diritti devo prima individuare l’ oggetto), spesso nelle Amministrazioni pubbliche questa sensibilità non c’è, e quindi molto frequentemente le nuove strade non sono rappresentate perché i piani particellari di esproprio ancora non sono stati conseguiti, ovvero mancano immobili di valenza pubblica perché spesso Ministeri od Enti territoriali realizzano l’ immobile ma non sempre lo presentano in Catasto per la relativa acquisizione agli atti. “
Interessante è ,inoltre, il suggerimento dell’ arch. Giovanni Biallo, Direttore della Rivista “Mondo Gis”, il quale indica come possibile soluzione al problema di individuare i poli di riferimento presso i quali decentrare le funzioni catastali , aggregazioni di più comuni:”…è noto che i Comuni italiani sono per la maggior parte piccoli tali da non poter destinare risorse umane e finanziarie per lo svolgimento delle funzioni catastali. Per cui il tentativo previsto è quello di individuare poli di decentramento che raccolgano più Comuni. Inoltre, tali Poli dovrebbero supportare i piccoli Comuni anche nella gestione di un Sistema Informativo Territoriale che integri le Funzioni catastali , le funzioni urbanistiche , di protezione civile, di gestione delle reti ecc”.
Un Sistema Informativo Territoriale, dunque, è questo il valore aggiunto ed in questa ottica si muove la Comunità Montana “ Vallo di Diano” ed in particolare attraverso il Laboratorio del SIT Vallo di Diano.

Partiamo dal numero di particella , di foglio, di mappa e dal Comune di appartenenza . I fogli dopo i lavori saranno tutti in formato numerico ed aggiornato.

Il laboratorio, costituito da esperti e professionisti locali, è suddiviso in sette tematismi, ognuno di questi approfondirà tematiche diverse e quindi arricchirà la base, cioè la singola particella catastale;

ad esempio il sottosistema naturale indicherà quelli che sono i vincoli, il rischio idrogeologico ecc. Il sottosistema antropico curerà l’ uso colturale della particella, qual è l’ uso colturale che è più conveniente, ecc.

Il sottosistema istituzionale curerà l’ individuazione dei piani regolatori dei singoli comuni, dei piani attuativi, nonché dei piani sovraordinati con il coordinamento della provincia. Gli aspetti demo- antropologici e socio-economici quindi anagrafe, dati statistici, occupazione, mercato del lavoro e strutture produttive. Il sottosistema percettivo -paesaggistico curerà gli aspetti ambientali anche in un’ottica di fruizione, di promozione e valorizzazione. Quindi la singola particella verrà arricchita di questi elementi, ognuno dei quali è un valore aggiunto, che la Comunità Montana “ Vallo di Diano” trasferirà ai Comuni, alle imprese, ai cittadini avendo così la possibilità di erogare servizi innovativi.

A proposito di servizi interessante è l’intervento del dott. Fabio Melilli, Direttore Generale dell’ ANCI ”….dal punto di vista economico la gestione da parta della Comunità Montana “ Vallo di Diano del polo catastale, il cui bacino di utenza è di 65.000 persone, coprirà appena i costi di gestione. Si rende , quindi, necessaria la nascita di servizi per la fruizione del Catasto, per esempio attraverso la messa in rete dei dati, in modo da consentire a tutti i Comuni di fare un salto di qualità. Questo può essere interpretato anche in termini di visibilità politica; se, ad esempio, il sindaco si accorgesse che la banca dati è arretrata, può prevedere il suo aggiornamento. Ciò si trasformerà in miglioramento dei servizi da erogare al cittadino…”.


Economicità di gestione e servizi efficienti per i cittadini: Il SIT della Comunità Montana “Vallo di Diano”


Per sostenere l’auspicato sviluppo locale, in seguito ai recenti dispositivi legislativi mirati al decentramento dei poteri amministrativi verso gli E. E. L. L., è emersa la necessità di conoscere in modo sistemico il territorio.

I cittadini, le associazioni, la popolazione in senso ampio, così come gli amministratori pubblici hanno bisogno di una corretta informazione territoriale per regolare, ciascuno nel proprio ambito, specifici comportamenti.

In particolare una moderna Pubblica Amministrazione ha sempre più come suo obiettivo prioritario quello di migliorare le relazioni tra cittadini e P. A., di migliorare e di ottimizzare la qualità dei servizi, di velocizzare le modalità attraverso cui la popolazione entra in contatto con l’ente locale per accedere ed usufruire dei vari servizi.

Le attese dei cittadini si incentrano su accessibilità, efficienza ed innovazione .

Gli Enti pubblici devono essere in grado di soddisfare tali esigenze e di disporre di una informazione e di una comunicazione puntuale sui servizi e sulle procedure.

Il settore pubblico deve, quindi, guardare sempre più alle esperienze di customer care e di customer satisfaction sviluppato nel mondo delle imprese. Attraverso l’adozione di standard efficaci e di adeguate metodologie di rilevazione di qualità si dovrà promuovere e condurre una analisi della situazione attuale; emerge la difficoltà per imprese e cittadini di comunicare con le Amministrazione e la difficoltà tra le stesse Amministrazioni Pubbliche, per esprimere esigenze, formulare richieste o avere informazioni, così come lo scarso livello, in generale, dei servizi offerti.

Di fronte a queste nuove sfide, diventa quindi elemento essenziale per ogni amministrazione pubblica, ed in modo particolare per quella locale, la capacità di:

· conoscere e comprendere le risorse offerte dal proprio territorio;
· erogare servizi alle imprese ed ai cittadini rapidi e con elevati standard qualitativi.
L’introduzione di nuove tecnologie è un elemento essenziale per raggiungere tali obiettivi. Tuttavia, la tecnologia da sola non basta, sarebbe auspicabile immaginare un disegno più ampio che tenga conto di soluzioni tecnologiche, organizzative e comunicative.

Al tempo stesso, una vera e propria liberazione di spazi e di energie, realizzata attraverso la trasposizione dei processi su nuovi canali (multicanalità) consentirà alle amministrazioni locali di trasformarsi nei luoghi del “governo locale”avendo come principale attività la pianificazione del territorio e delle risorse ed il controllo e la gestione.

Inoltre, proprio in seguito ai processi di decentramento amministrativo si fa sempre più strada la politica della sussidarietà e dell’economicità.

A questo proposito, i Comuni, medi e piccoli, sia per, motivi organizzativi che per motivi economici non sono in grado di realizzare “Sistemi Informativi”che consentano loro di “gestire”il territorio. Per ovviare a tale problematica la Comunità Montana “ Vallo di Diano” ha progettato,ed in seguito realizzerà attraverso la Direzione Tecnico-Urbanistica l’ implementazione di un Sistema Informativo Territoriale dei Comuni che ne fanno parte.

Infatti, le Comunità Montane sono state riconosciute dal disegno di legge La Loggia, approvato dal Senato, in maniera esplicita e formale , come un anello essenziale e necessario per garantire l’ effettiva attuazione della riforma costituzionale del 2001. Anche se non richiamate testualmente e nominativamente nel testo costituzionale , le Comunità Montane , per espressa previsione legislativa , in sede di adeguamento dell’ ordinamento della Repubblica , al mutato quadro delineato

dal disegno di legge, diventano uno snodo indispensabile per il funzionamento del complesso meccanismo di applicazione dell’ attribuzione e dell’ esercizio di funzioni pubbliche.

Si tratta di una vera sussidarietà istituzionale a condizione che venga garantita l’ adeguatezza nella organizzazione e nella gestione delle funzioni anche dei piccoli comuni e soprattutto di quelli montani . Naturalmente bisogna garantire forme di aggregazione intercomunale che mettano in condizione di corrispondere ad una logica di efficiente sistema territoriale.


Perché un Sistema Informativo Territoriale

In questa ottica risulta essere particolarmente importante la realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale. Esso si prefigura come un sistema interrelato sul territorio che utilizza dati, combinando moduli diversi di analisi informativa, di simulazione, di valutazione delle risorse, di gestione delle stesse. L’importanza delle relazioni tra differenti dati territoriali, l’integrazione e la confrontabilità, si basa sulla sinergia informativa che può scaturire dalla lettura di informazioni complementari sulle cause, sulle condizioni di stato e sulle risposte a determinate problematiche territoriali.


Molti, dunque i benefici che motivano la scelta di creare da parte della Comunità Montana “Vallo di Diano” ed in particolare della Direzione Tecnico-Urbanistica un Sistema Informativo Territoriale:

BENEFICI POLITICI

maggiore visibilità dell’Ente;

migliore qualità dei servizi offerti;

incremento della possibilità di sviluppo locale;

maggiore potenzialità nella programmazione;




BENEFICI ECONOMICI

recupero di risorse;

condivisione;

sviluppo della società dell’informazione;

attrazione di investimenti sul territorio;



BENEFICI SOCIALI

promuovere l’approccio ai clienti del servizio;

giusto utilizzo delle risorse del territorio;

avviare la collaborazione e la cooperazione tra Amministrazioni Pubbliche che hanno la finalità della programmazione territoriale ai vari livelli;




BENEFICI ORGANIZZATIVI

maggior numero di informazioni di qualità;

possibilità di tracciare e monitorare i processi;

maggiore potenzialità per il controllo, la difesa, la gestione, la pianificazione del territorio;

lo sviluppo di una collaborazione orizzontale (tra amministrazioni dello stesso livello) e di una verticale (Amministrazioni intermedie o superiori).






Che cos’è il SIT della C. M. V. D.

La realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale per la Comunità Montana “ Vallo di Diano” è finalizzata alla costruzione di una base dati che contenga tutto il patrimonio di informazioni disponibili , la cui consultazione dovrà essere in grado di guidare vantaggiosamente le attività di governo del territorio sotto il profilo politico, tecnico ed amministrativo, nonchè di una efficace erogazione di servizi per i cittadini , per le imprese e per gli Enti.

Compito essenziale ed ineliminabile di un Sistema Informativo è quello di passare dal “ dato” all’ informazione e/o servizio; ovvero nel rendere il dato capace di fornire un “ messaggio”.

Ciò implica la capacità di porre i dati in relazione fra loro, cosicché non ci si limiti a “ raccontare” determinati fatti ma sia possibile attribuire loro un peso , ovvero darne una interpretazione che possa servire a guidare un’ azione di governo, un ‘ azione informativa e l’ erogazione di servizi.

Lo scenario comprensoriale del Vallo di Diano si caratterizza per due aspetti principali:

1) La frammentazione del panorama istituzionale nell’attribuzione di competenze e responsabilità ed il numero degli attori (istituzionali e funzionali) preposti a vario titolo alla pianificazione territoriale;

2) La domanda sociale di informazione territoriale.

Il Sistema Informativo che la Direzione Tecnico-Urbanistica della Comunità Montana “Vallo di Diano” intende realizzare può svolgere compiti diversi tra i quali primario appare, in un primo momento, quello di coordinamento tra i diversi frammenti dello strato informativo territoriale. Significativamente, non si tratta di un coordinamento gerarchico ma di un percorso negoziale a rete che utilizza gli strumenti di flessibilità e multireferenzialità.

Solo attraverso una chiara lettura delle relazioni tra i differenti soggetti che costituiscono il sistema informativo a livello comprensoriale, è possibile, infatti, costruire politiche coerenti con il bisogno del territorio, nonché attivare pratiche efficaci per lo sviluppo del comprensorio.

In un secondo momento l’attenzione sarà rivolta ai cittadini/clienti attraverso la promozione, la realizzazione e l’accesso ai servizi.

Dal punto di vista organizzativo cambieranno le condizioni con cui il cittadino potrà interagire con la Pubblica Amministrazione, con uno spostamento graduale verso accessi telematici multicanali, scelti in funzione delle proprie esigenze. Questo presuppone una riorganizzazione interna tale da consentire un adeguamento alle nuove modalità operative e una sensibilizzazione dei cittadini e delle imprese (utenti/clienti) all’uso di nuove funzionalità.

Il Centro dell’attenzione si sposterà, quindi, verso i cittadini e le imprese. Gli obiettivi da raggiungere in questo ambito sono molteplici:

· Qualità e fruibilità dei servizi;
· Facilità di accesso;
· Multicanalità d’accesso;
· Cooperazione tra enti;
· Nuove metodologie organizzative;
· Adeguamenti agli standard europei;


Il S.I.T. della Comunità Montana “Vallo di Diano” mirerà:


Al potenziamento della rete di scambio dei dati e delle informazioni;

Alla collaborazione ed al supporto da fornire agli organi istituzionali riguardo alle normative tecniche, alle metodologie e agli standard in campo territoriale ed ambientale;

Alla soluzione di problematiche connesse alla gestione del territorio;

Alla fornitura di prodotti/servizi a cittadini ed imprese.

In particolare, le amministrazioni comunali e tutti gli attori, istituzionali e non, che operano sul territorio producendo quotidianamente una considerevole mole di dati detengono conoscenze che devono tradursi in informazioni, attraverso un’adeguata elaborazione.

Da qui la necessità di una strutturazione adeguata del Sistema Informativo, che consenta una restituzione in continuo delle informazioni, costituendo allo stesso tempo una banca dati.

In sintesi il S.I.T. della Comunità Montana Vallo di Diano è uno strumento per la gestione automatica, l’ analisi e la rappresentazione di dati cartografici ed alfanumerici in formato digitale.

Una volta che i dati georiferiti saranno “ caricati” in un elaboratore in forma digitalizzata, diventerà possibile gestire, analizzare e rappresentare le informazioni territoriali

Le esigenze informative della Comunità Montana Vallo di Diano sono nel tempo cresciute , la complessità dell’ opera di pianificazione rende necessaria la gestione di una sempre maggiore mole di informazioni. La veloce dinamica che talvolta determina modifiche sostanziali del territorio richiede mezzi nuovi per affrontare il problema della pianificazione e del controllo delle risorse. Un valido supporto alla pianificazione non deve essere , in altre parole, la rappresentazione univoca del reale, ma deve consentire la possibilità di molteplici aggregazioni e sovrapposizioni, anche impreviste, dei dati catastali, delle riprese aeree , degli aspetti demografici, economici, infrastrutturali per una efficace elaborazione basata sulle relazioni e sull’ interattività.


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